IT:Riva del Garda

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Italia IT riva-del-garda-g20.jpg IT riva-del-garda2.jpg
Trentino-Alto Adige
Trento (TN)
Com. Alto Garda e Ledro

cambiato denominazione 1969 da Riva a Riva del Garda

Stemma

IT: blasonatura: "troncato. Nel primo di rosso a due torri d'argento, la seconda maggiore, merlate di cinque pezzi alla ghibellina, chiuse, finestrate di nero, unite da una scala su volta, movente da una porta laterale della prima a medesima finestra della seconda, il tutto murato di nero; nel secondo d'argento a due fasce nebulose di rosso".
b) corona: "Murale di città".
c) ornamenti: "a destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttata di rosso, a sinistra una fronda di quercia ghiandifera al naturale, legate da un nodo d'oro, reggenti un breve dorato recante in caratteri neri il motto "Currit Benacum libere Ripa lacum". Sovrapposta alla corona murale di città, la barca a vele spiegate con la bandiera a poppa ed il motto: "Liberaliter".

stemma 1928

IT: Troncato: sopra di rosso a due torri d'argento finestrate di nero, merlate di cinque alla ghibellina, con scala su volta che dalla torre di destra porta alla finestra superiore di quella di sinistra di altezza maggiore; sotto di argento, a due bande innestate di rosso. (D.C.G. 12/02/1928)

vecchio stemma

Q:fis94: Das Wappen von Riva ist getheilt und zeigt oben zwei ungleich hohe, durch eine rechtsschiefe Brücke verbundene gezinnte silberne Wehrthürme, in Roth, unten silberne und rothe Wellen.
Die Brücke soll die Verbindung Riva's mit Penede (Torbole) veranschaulichen, welches ebenfalls 2 ganz ähnliche Thürme mit auf die schnelle Fahrt bezüglichen Symbolen in seinem Wappen führt.
Unheraldische Zusätze auf dem Wappenschilde von Riva, vermuthlich aus jüngster Zeit, sind hier besser nicht berührt.

Gonfaloni/bandiere storici

Matteotti, M (1988) Considerazioni sullo stemma di Riva del Garda

Il vecchio gonfalone della città

Un vecchio gonfalone della città, recuperato nei depositi di Palazzo Pretorio nel 1950, è stato portato al Museo Civico ed esposto, dal Curatore cav. Vittone, nella sala delle bandiere, in attesa che fosse restaurata la sala consiliare di Palazzo Vecchio.
Il grande drappo di seta, color verde, porta ricucito, al centro della banda, lo stemma della città.
Lo stemma di pregevolissima fattura, ricamato a mano con filo di seta, misura cm. 60 x 80 circa.
Nello scudo di tipo a cartella, si distinguono le due torri e le onde di color oro su fondo rosso.
La corona è "murale di città" ed è sovrastata da una barca a vela con una bandiera a poppa su cui è scritto il motto LIBERALITER.
Come ornamento appaiono due fronde di quercia tenute assieme da un cordone annodato.
Il gonfalone veniva fissato all'asta comune una bandiera. Sul grande nastro di seta, color verde, che veniva legato, sotto l'alabarda, è scritto a grandi caratteri latini: COMUNITAS RIPAE=ANNO MDCCCLXXXV. Vale a dire: Comune di Riva - anno 1885. (39)
Lo stemma ricamato sul vecchio gonfalone del 1885 si richiama a quello scolpito nei due banchi di testata della chiesa di S. Maria Assunta (1794) e riportato nei sigilli della Civica Amministrazion. (40)
Questo eccezionale documento attesta in modo incontrovertibile, quale era lo stemma ufficiale del Comune di Riva nel 1885, certifica la tipologia del gonfalone ed il suo caratteristico color verde; assicura che, cent'anni or sono, il motto della città era "Liberaliter" e che era scritto sulla bandiera della barca, sovrapposta alla corona murale di città.

(Matteotti, M (1988) Considerazioni sullo stemma di Riva del Garda, p. 24-25)

(...)

Nel 1933, in occasione dell'inaugurazione del Campo Sportivo Benacense del Littorio, in Viale Rovereto, la Società Sportiva Benacense donava al Comune di Riva il nuovo Gonfalone della Città.
Lo stendardo che ripete, nella foggia a bandiera e nel colore verde, quegli antichi, è custodito a Palazzo Pretorio e rappresenta tuttora ufficialmente la Comunità di Riva del Garda.
Lo stemma di Riva, ricamanta al centro del Gonfalone civico non corrisponde a quello approvato dal Capo del Governo B. Mussolini il 12.2.1928 Anno VI e.f.
Il profilo dello scudo, orlato di azzurro, richiama a quello del vecchio gonfalone del 1885; le torri argentee e le fasce di onde ripetono quele proposte dal Baruffaldi. Le fronde di alloro e di quercia, con le foglie ed i frutti rivolti all'interno, racchiudono in un originale disegno lo scudo e raggiungono la sovrastante grande corona "murale di città".
Fu un atto di grande coraggio e di carattere civico quello di ripudiare una disposizione governativa in un momento in cui le libertà democratiche erano conculcate dalla dittatura.

(Matteotti, M (1988) Considerazioni sullo stemma di Riva del Garda, p. 37)

Il gonfalone di Riva

La bandiera è il simbolo di una Nazione e di una Comunità, è un'insegna per Corpi militari o per associazioni di persone raccolte "per svolgere una determinata azione concorde".
Nel Medio Evo la bandiera era costituita da un drappo, di varie forme e dimensioni, fissato ad un'asta.
La città di Riva, come altre città antiche del Trentino e del Tirolo, ha sempre avuto una bandiera come Gonfalone civico, fissata da un lato all'asta verticale e con la cravatta o nastro recante la indicazione della Comunità. Tale è il gonfalone di Riva ancora in uso.
L'origine del gonfalone di Riva è antichissima.
Nel 1275, il Vescovo di Trento Enrico, rinnova la investitura di feudi diretti ed antichi alla Comunità di Riva che si impegna a difendere il Vescovo, nella piana dell'Alto Garda, contro chiunque escluso l'imperatore. Fra questi benefici figurano i proventi del "passatico" fra Torbole e Ponale e quelli delle misure in due mercati di Bolzano (S.Genesio e Mezzaquaresimo) e di Busco in Val Sole e di S.Sinisio nell'Anaunia.
Per questo diritto la città di Riva mandava a Bolzano i suoi rappresentanti, con il gonfalone civico, per regolamentare i mercati che non potevano essere aperti senza la presenza dei Rivani.
Scrive, a tal proposito, il Mariani - op.c., pag. 283 - "Legge da carte autentiche come l'anno 1405 Riva teneva sorintendenza alle Fiere di Bolgiano, che in quel tempo erano solo due, e che queste non so potevano celebrar senza i Rivani, che vi mandavano Stendardo: si come nemeno il Mercato di S.Sinisio e, il Mercato del Bosco in Val di Sole: ne so come si sia lasciata scader tal Prerogativa". (65)
E, più olte, il Mariani, parlando della Chiesa di S.Tomaso, ricorda (pag. 293) "Ogn'anno la Festa del Santo 29 Decembre si visita questa Chiesa da quei di Riva con Solennità portandovi il Publico in Cavalcata con Tamburri e Insegne, militarmente, tutti di Città uno per casa ... per consuetudine immemorabile ..." (66)
L'episodio è ripreso da D.Luigi Rosati - "Il Priorato di San Tomaso" - 1900 - pag, XXXVIII - che riferisce che, nel 1500, il Comune di Riva, per la festa di S. Tomaso, inviata "per il buon ordine e per impedire scandali da 25 a 50 uomini armati sotto il comando del "commilitone" del magnifico Podestà e colla bandiera del Municipio" (67)
Riva, quindi, ha avuto il proprio gonfalone con le insegne comunali fin dal XIII sec.
Quali siano state le caratteristiche, la foggia ed il colore dei primi vessilli non lo sappiamo. Ma come gli Statuti e lo stemma si sono tramandati nei secoli, senza subire modifiche sostanziali, si può credere che anche il gonfalone civico, nel colore e nella foggia sia pervenuto fino al XIX sec., quando, nel 1819, per Legge Prov.le del Tirolo - Vorarlberg, Riva fu considerata "città minore". Da quel momento, con il titolo di città acquisito ufficialmente, lo stemma ed il gonfalone non avrebbero dovuto constrastare con le leggi araldiche in vigore nel Tirolo.
È significativa la testimonianza diretta di Antonio Baruffaldi che, dal 1851 al 1854 e dal 1861 al 1864, fu Podestà di Riva (Op.c., pag. 54): "La bandiera era un privilegio della città come infeudata dal Principe di Trento Enrico il 3/II/1275, e per questo diritto Riva mandava a Bolzano i suoi Rettori colla bandiera a regolare i mercati. Essa è verde quale vedevasi in mano di S.Alessandro, protettore della Città, dipinto sulla facciata orientale del Palazzo Pretorio da una parte dei due stemmi che vi sono affissi, (...)
E questo colore della propria bandiera si usò sempre dal Magistrato Municipale ovunque di un proprio colore abbisognasse; e n'è particolarmente solenne prova il grande strato di cui coprivasi la di lui barca, della quale si serviva a proprio decoro, e per convenienza di ospitalità (...)
A riprova di quanto affermato sono: Il vecchio gonfalone "COMUNITAS RIPAE = ANNO MDCCCLXXXV depositato presso il Museo Civico nella Rocca di Riva e il Gonfalone ufficiale, del 1933, ancora in uso.

(Matteotti, M (1988) Considerazioni sullo stemma di Riva del Garda, p. 45-48)

Baruffaldi, LA (1903) Lo stemma

La bandiera era un privilegio della città, come infeudata dal Principe di Trento, Enrico il 3 Febbraio 1275 dei Mercati di Bolzano; 12) e per questo diritto, la città di Riva mandava a Bolzano i suoi Rettori colla bandiera per regolare i mercati. 13) Essa è verde quale vedevasi in mano di S. Alessandro, protettore della Città, dipinto sulla facciata orientale del Palazzo Pretorio da una parte dei due stemmi che vi sono infissi, (...) Questo dipinto, che era molto danneggiato dal tempo, a mia memoria, or sarà circa mezzo secolo, si cancellò colla tinta onde si volle pulire il palazzo, avendosi allora soltanto rispettato la iscrizione che era sotto il medesimo, la quale è a deplorarsi che da poco s'abbia fatta disparire sotto il pennello dell'imbiancatore, benché dei caratteri non vi si discernessero che poche tracce, seguendo le quali però si avrebbe forse potuto rilevarne il senso.
E questo colore della propria bandiera si usò sempre dal Magistrato Municipale ovunque di un proprio colore abbisognasse; e n'è particolarmente solenne prova il grande strato di cui coprivasi la di lui barca, della quale si serviva a proprio decoro, e per convenienza di ospitalità

(Baruffaldi, LA (1903) Lo stemma, p. 54)

Informazioni dal comune

Il gonfalone di Riva ha origini antiche, fin dal medioevo Riva era considerata città e ci sono testimonianze storiche che dimostrano come la città di Riva ha sempre avuto una bandiera come Gonfalone civico. Il suo colore era fin dalle origini verde e vi erano rappresentato sopra le insegne comunali.
Attualmente è in uso il gonfalone in foto 1 e 2.
Il gonfalone precedente, risalente al 1933, lo vediamo in foto a pag. 63 tav V del libro "Considerazioni sullo stemma di Riva". Purtroppo non abbiamo trovato l’originale.
Il gonfalone più antico del 1885 è conservato in Municipio appeso ad una parete e protetto da una lastra di vetro nell’ufficio del sindaco. Foto 4
Per la descrizione dell’antico gonfalone 1885 si veda libro "Considerazioni sullo stemma di Riva" a pag. 24 Per la storia del gonfalone pag. 45 del libro "Considerazioni sullo stemma di Riva"

(e-mail dal comune, Anita Malossini, 03/05/2022)

Gonfalone (a foggia di bandiera) 1885

Fotografie dal comune

Fotografie proprie

Matteotti, M (1988) Considerazioni sullo stemma di Riva del Garda

Gonfalone (a foggia di bandiera) 1933

Fotografie dal comune

Fotografie dall'archivio GB a Prato

Matteotti, M (1988) Considerazioni sullo stemma di Riva del Garda

Gonfalone 1996

IT: un drappo rettangolare verde, bordato e frangiato d'oro, caricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sovrastante la dicitura ricamata in oro "Riva del Garda". Il bilico è unito ad un'asta pure ricoperta da una guaina di velluto verde.

proposta 1988

deliberazione della Giunta Municipale n. 1581 10/07/1996

Acquisto Gonfalone Comunale dalla Ditta Hofer SNC di Bolzano

(...)
Rilevato che secondo una valutazione tecnico-economica complessiva la migliore offerta è stata proposta dalla ditta HOFER snc di Bolzano, che dal punto di vista qualitativo ha meglio interpretato la nostra richiesta proponendosi nel seguente modo:
Gonfalone ricamanto in seta pura misura 100x160 cm ca., con stemma comunale, fronde e scritta ricamata in oro "Riva del Garda" a punto pieno, foglie, bacche ghiande ricamate e sfumate con filo di seta pura come anche la barca in cima della corona; corone e stemma con le torri eseguite in tecnica di applicazione con stoffe preziose in filo metallico o seta pura e ricamati i contorni; bordatura e frangia in oro, cordone e fiocchi in oro; custodia in cotone per lire 3.680.000 + IVA 16%, totali lire 4.268.800;
Asta ricoperta di velluto verde, traversa e pomoli in ottone lucido o cormato, lancia generica grande e basamento in metallo cromato per lore 590.000 + IVA 19%, totali lire 702.100;
(...)

(tramite e-mail dal comune, 18/05/2022)

Fotografie dal comune

Fotografie proprie

Fotografie dal WWW

Bandiera (tipo 1)

Fotografie dal comune

Ho allegato anche una foto della bandiera comunale. Non sappiamo quando fu adottata la bandiera comunale ma lo stemma di Riva ha origini antiche, medievali. Si veda libro pag. 11 e successivi.

(e-mail dal comune, Anita Malossini, 03/05/2022)

Fotografie dal WWW

Bandiera (tipo 2)

Fotografie proprie

quattro bandiere verticali sulla torre del Museo Alto Garda (Rocca di Riva): Europa, Italia, Provincia, Comune

Fotografie dal WWW

Arazzo (dal balcone)

Fotografie dal WWW

Matteotti, M (1988) Considerazioni sullo stemma di Riva del Garda

Comuni incorporati

Fonti